Avrete notato che da Luglio non pubblico più..
Non sono morta.. solo impegnatissima e super esaurita.
Me ne sono capitate di tutti i colori con sfascio finale degno di uno dei migliori film d'azione mai visti.
Mi ero buttata giù e molto ma ora sto tentando di risalire.
Figuratevi che non ho nemmeno ispirazione quest'anno per un racconto di natale ma la sto cercando disperatamente per non perdere la mia personale tradizione di scrivere un racconto ogni vigilia di natale a tema.
E dura, è trovare il bello dell'attuale situazione è davvero difficile ma uno forse c'è, apprezzo maggiormente quel che leggo.
Un idiozia?
Probabile ma per me che la lettura la considero il mio personale viaggio nell'universo, è già tanto e sono grata di questo.
Confesso di avere molti dubbi su come sarà il mio umore in futuro ma alttresì rendendomi conto di certe determinate situazioni che vivo, devo tenere duro e fare mente razionale senza cedere.
Tuttavia chi legge questo blog lo sa, io non sono di questa sponda del fiume ma di quella che sta nel fantastico e nell'immaginario, senza la creatività non vivrei proprio.
Voglio organizzare la mia vita in modo che la creatività e la mia voglia di scrivere , disegnare e fare concept sia al primo posto.
Non dico sia facile e al 90% sono certa di non riuscirci ma è quel che desidero.
Sto parlando un po' troppo di me in questo articoletto quindi ora passiamo al vero tema di discussione ovvero la particolare atmosfera che ci regala il natale.
Già altre volte ho affrontato la discussione, sul Natale, quindi non mi cimenterò a parlare di luci, colori, decori ecc. anche se c'è moltto da dire.
Quest'anno voglio affrontare il tema in maniera onirica parlando di una questione anche seria.
Il Natale viene definito per tradizione UNA FESTA FELICE però se vai allo spiccio per tutti è una seccatura tranne per quei pochi che amano questa festa.
C'è chi si para dietro la religione e attacca a santificare e lodare ogni cosa, eppure c'è anche gente che soffre e molto.
Non parlo di extracomunitari e simili che hanno disagi da un punto di vista materiale ma di gente che soffre dentro.
Gente convinta di non essere amata, di non essere capita, che nessuno abbia bisogno di loro.
Per queste persone la realtà del natale può essere durissima, spesso la avvertono come un peso e si sentono esclusi e sotto giudizio.
Non è una cosa giusta, nessuno può giudicare nessuno se non ne conosce la realtà di vita.
A queste persone rivolgo questo articolo.
Forse per voi sarà difficile crederci perchè ognuno vive le proprie esperienze e il proprio dolore interiore in solitudine, so che spesso ricevente commenti negatuivi, osservazioni idiote, sorrisi meschini o peggio frasette del cavolo da presunto saccentone.
E difficile udirle ma non dovete farvene carico.
Le persone parlano senza capire il male che producono le loro parole, giudicano senza rendersi conto che il loro giudizio è marginale e che non possono costringervi a vederla come loro.
Quando vi capita di soffrire fate mente razionale anche se difficile e io per prima so qualnto lo è. ..
Ma vi servirà credete a me. La rabbia non porta a nulla, fa male solo a noi stessi e gli altri non ne sono minimamente toccati, nemmeno se ne accorgono del male che provate dentro.
Dovete trovare una forza interiore che vi sostenga e apprezzare i piccoli attimi che la festa del natale sa offrirvi.
Anche osservare un momento le decorazioni dell'albero può essere utile a trovare il bello nel brutto.
Una persona parla male di te ?
Fa mente locale e non lasciarti prendere dall'ira, razionalizza pensa a i pro e contro delle sue parole.
A che serve?
A molto.
Quando ci dicono ad esempio che siamo degli incapaci, la prima cosa che ci sale è la tristezza e la rabbia e con essa la domanda: Perchè dice queste falsità?
Non è vero che non so fare nulla e non mi applico in nulla.
Lasciarsi prendere dai sentimenti porta solo ad un dolore troppo eccessivo, se invece inizi a riflettere su quel che sai fare e quello no, hai una visuale migliore della relatà e puoi rispondere meglio a certe provocazioni.
La tristezza non passa questo è certo, ma attutisce il dolore e ti da maggior sicurezza.
Cercare la luce nelle tenebre non è semplice anzi spesso giriamo nel buio senza vedere nulla e quel buio è il nostro dolore.
Ma se non vediamo la luce, almeno possiamo sapere come funziona il meccanismo del dolore e fronteggiarlo con una sana dose di razionalità che ci da sostegno.
Questo è il mio consiglio a chi soffre in qeusti periodi.
Si te stesso, conosci la fonte del tuo dolore e contrastala con la ragione e la calma.
Tu sei tu, nato e vissuto fino ad ora con le tue esperienze sia belle che brutte. Nessuno dovrebbe giudicarti perchè la tua realtà non la conoscono, ma lo fanno, gratutitamente e senza cognizione del termine.
Fatti una domanda: Meritano davvero la soddisfazione di vedere la tua espressione triste?
Tu non sei ne un fenomeno da barracone, ne il pinocchio di turno, hai una testa usala per ragionare, per capire e non fermare mai la ragione.
Si razionale, pensa e osserva.
E ditti tutto andrà bene, io sono io io vedo e so quale è la mia relatà.
Ragiona sui tuoi mali e trova la via della ragione sempre.
Non è molto a consistenza , ma fa un grande effetto.
Buon Natale a tutti e che possiate passare questi due giorni in maniera meravigliosa.
mercoledì 23 dicembre 2015
venerdì 17 luglio 2015
la meraviglia della storia 2
Salve a
tutti ecco ci qui con l’articolo del mese….Oddio del mese… Diciamo di Luglio è
meglio visto che non posto da Aprile.
In questo
Articolo vorrei ripensare nuovamente Alle civiltà antiche…
Me ne rendo
conto è una ripetizione, ma la meraviglia in me si rinnova ad ogni nuova
informazione che ho.
Ho iniziato
a leggere un libro sui Teschi di Cristallo l’altro ieri e le descrizioni dei
ruderi decadenti in mezzo alla foresta mi hanno letteralmente trasportato nel
mondo dell’immaginazione; poi ieri durante un giro mi soffermo ad ascoltare il
racconto su particolari che non conoscevo della storia della zone dei dintorni.
La prima
cosa che mi è venuta in mente è stato: “Dio mio che meraviglia! Quante vite,
quante situazioni, quanta storia è passata nei luoghi che conosco da sempre
senza rendermene conto!”
A questo
punto però è sopraggiunta anche una constatazione, Ma quanto sono ignorante io?
Quante cose lascio passare senza rendermi conto di quel che racchiudono?
La risposta
che mi sono data è Tante! Persino troppe. Questo spesso mi fa sentire piccola e
inutile, un granello di sabbia nell’oceano, uno dei tanti si potrebbe dire..
Il famoso
ciclo della nascita e della morte valido per ogni essere che viva in questo
mondo. Un mondo in cui però a causa della società e del mala pensiero di fin troppa gente, dalle abitudini pessime, dall’avidità
smodata e dalla pessima abitudine di dar fiato alla bocca senza conoscere un
benemerito accidente della situazione o della persona di cui parla; tutte le
cose davvero preziose vanno perdute.
Ci sono rare
eccezioni fornite dall’archeologia ma anche al suo interno fin toppo spesso c’è
chi vuole giocare “ad avere successo” con risultati a volte davvero pessimi
(Per un esempio: vedesi I Coglioni (mi
si passi il termine) che negli anni 30 andavano nelle città antiche
accompagnati da “Madame” Dinamite…..
I danni
fatti da sta gente non si contano…)
Al giorno d’oggi
invece abbiamo i non nominabili… distruttori specializzati di patrimonio
archeologico (chi segue i giornali sa a chi mi riferisco) ma di loro preferisco
evitare categoricamente di parlare.. rovinerebbe l’armonia di questo buon blog
e il mio umore.
Purtroppo il
sapere lasciato dai nostri antenati viene sempre sminuito in favore dell’idiozia
e della moda dell’ultimo minuto ma stare a farne polemica non serve a niente,
tuttavia non è questa la mia intenzione ma ben si mostrare a voi lettori, quel
mondo sepolto tra gli strati di un
passato remoto e farvi percepire non tanto le nozioni storiche reperibili
ovunque quanto, la meraviglia e i sentimenti che ogni sfumatura sa regalare.
Perché la
storia è questo, un racconto che ci trasporta altrove in un mondo ormai perduto
per sempre e di cui noi vediamo solo
minuscoli frammenti e a volte nemmeno quelli; a volte infatti, sopravvivono
quelle io chiamo “Le Leggende Conto Terzi” come Atlantide e compagnia bella ad
esempio, che prima passano di bocca in bocca tra un popolo e l’altro poi
vengono trascritte, poi rivengono scritte nuovamente e alla fine ti rimane un
racconto astratto ma della verità molto poco.
Sicuramente
è suggestivo, fa sognare ma non ti fornisce dettagli sulla realtà.
Realtà.. Non
trovate che questa parola inerente alla storia risulti alquanto impropria?
La realtà
dei nostri antenati era così piena di simbolismo, di leggende, di arte, di superstizioni
e folclore da risultare incredibile e di realtà concreta della loro vita
rimangono ben poche tracce mescolate al resto; ma anche questa è la meraviglia
della storia.
Non
dimentichiamo poi le religioni che da tanto fanno più danni che guadagni con le
loro diatribe, tuttavia anche loro sono bel integrate in questo panteon di
sfumature.
Favole, Credenze, illuminismo e visioni... Società
segrete, tradimenti di corte… Un romanzo fantasy fatto di oggetti e persone
realmente esistiti; Ogni cosa richiama un che di fantastico nella storia, ma
soprattutto nella mitologia per questo
trovo che il termine “Realismo” sia
piuttosto improprio davanti alla storia antica, anche se bisogna ammette che la
storia antica è tutta reale nonostante il suo panteon di illusioni e credenze.
Come
possiamo notare quindi la storia non è solo un gruppo di nozioni che gli
scolaretti devono imparare per poi dimenticarli e trovare la storia pallosa..
La storia è una meraviglia, bisogna solo saperla presentare al pubblico e saper
mostrare la giusta dose del suo incredibile splendore.
Una strada
del vostro centro storico, non è solo “una strada” ma un mistero fatto di tante
vite che ci sono passate ognuna coi propri sogni, problemi, credenze.. su
quella strada; se è fatta di ciottoli ed ha più di 300 anni, sono passate anche
guerre, incendi, pestilenze… Migliaia di fatti insomma.
Vi invito a
soffermarvi ad osservarvi attorno nella
storia che ci circonda e soffermarvi ad ammirarne tutte le piccole meraviglie.
lunedì 13 aprile 2015
civiltà antiche e occhi per immaginarle
Salve a tutti cari lettori. Innanzitutto mi scuso
per l’estremo ritardo nel postarvi un nuovo articolo.
Diversi
fattori hanno inflitto in questi estremi ritardi, non staro ad addentrarmici
ora; in quanto vorrei proporvi un lungo articolo quest’oggi che spero vi
interesserà e vi appassionerà.
Vorrei
parlarvi della meraviglia delle antiche civiltà che per noi spesso e volentieri
sono sconosciute.
Non mi
addentrerò in un articolo di storia, sapete bene che per l’archeologia e la scienza ho altri blog e
articoli più seri potrete benissimo leggerli lì.
Le civiltà antiche come egizi, sumeri, antica
cina.. ci propongono storie intricate piene di guerre, pestilenze, grandi
regni, rivalità organizzazioni militari; tutto sembra chiaro come il sole eppure
lasciano dentro di noi un leggero alone di mistero e magia che spesso e volentieri ci fa sognare
e chiedere: Come era la vita in quei tempi antichi?
Sicuramente
era molto diversa da ora lo sappiamo tutti, da sempre l’archeologia ci offre
informazioni molto generali sulla vita politica, economica e militare, sulla
religione e su altri aspetti della vita cittadina; ma i singoli e comuni
cittadini come passavano le giornate?
Se ci
ragioniamo su potremmo scrivere mille romanzi sulle varie ipotesi di vita della
gente comune senza venirne mai a capo… Da qui parte il sogno, l’immaginario.
E stupendo
non trovate? La potenzialità della nostra mente di immaginare e creare teorie
su una vita e su una realtà quotidiana per quella vita, un meccanismo che non
finirà mai di stupirmi, come non finirà mai di stupirmi la mole di preziosi
ricordi andati perduti con le varie vite spentesi nel corso dei secoli.
Chi era
questa gente? Non lo sappiamo ma a volte vedere magari loro ritratti su
affreschi di pietra o anche solo visualizzare il loro luogo di sepoltura ci
comunica qualcosa, Ma cosa? Non esiste risposta a questa domanda ma è comunque qualcosa di prezioso, un ricordo
che non deve essere perso, la coscienza che quella vita è esistita.
Un discorso
difficile e astratto ma tale voglio che rimanga poiché il suo scopo e far riflettere su questi angoli oscuri del tempo
e cercare di capire la meraviglia dei segreti che nascondono e al contempo
renderci coscienti di quanto è andato
perduto.
Le sfumature
della vita sono infinite; una frase fatta che cerca di rabbonirci davanti ai
nostri disastri personali, quei disastri li viveva anche la gente nei secoli
passati ma la domanda è come ci si rapportavano? Cosa consideravano “Prezioso”?
Non voglio
ripetere per la centesima volta la solita frase, lascio a voi quindi il piacere
di riflettere.
Io spesso mi
ci soffermo a pensare chiedendomi quali meraviglie e orrori nasconda la vita
oltre il mio campo visivo così ristretto nella sua quotidianità.
Sarebbe
bello vedere la vita di questi antichi popoli dal vero, magari compiendo un
viaggio stile “Ritorno Al Futuro” ma è un sogno e tale temo rimarrà per molto
molto tempo.
Noi possiamo
solo goderci il presente con i suoi pro e contro e cercare di immaginare la
vita del passato, ma non dobbiamo mai dimenticarlo ne dimenticare il fascino
che i suoi oggetti ci hanno lasciato, spesso e volentieri è un vero viaggio
nella magia e nella meraviglia leggere dei popoli antichi,
basta non soffermarsi sui soliti articoli “ovvietà” e cercare i particolari.
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