giovedì 21 settembre 2023

Quando senti....

 Salve a tutti carissimi lettori!
Vi è mai capitato di visitare dei luoghi che trattano di argomenti che vi piacciono o di entrare in una tipologia di negozi e sentirvi bene; come se quello fosse il luogo in cui dovete stare.
A me è successo oggi.
Sono giorni anzi diciamo pure  tutto l'uultimo anno che come sapete la mia salute fa letteralmente cagare... Nulla di altro da dire; eppure oggi per una piccola frazione di tempo mi sono sentita davvero come se stessi bene e se quei posti fossero il luogo in cui dovrei vivere.
Il primo di questi due attimi di " ritorno a casa" chiamamiamo così la sensazione anche se non è il temine appropriato; è stata la mia visita dopo tanto tempo al museo archeologico.
Il microscopico Museo archeologico della mia città dovete sapere che ha solo due sale ed è stato chiuso per una decina di anni e anche di più.
Gli altri 2 musei cittadini quello civico (ovvero con dipinti e ceramiche) e quello clericale (con reperti romani ma soprattutto oggetti di chiesa risalenti all'antichità) hanno  continuato a svolgere il loro lavoro quindi non è che la città si sia improvvisamente ritrovata senza museo per una vita.
Ma questo museo proprio archeologico invece è stato chiuso, non si sa il motivo ma così è stato.
Ora ha riaperto e rientrarci dopo tanto con la nuova disposizione dei reperti mi ha ricordato Quanto amo la storia.
Io sono appassionata di archeologia lo sapete ormai se mi leggete da tanto; ma ogni volta che vedo un oggetto antico o uno scheletro la prima cosa che mi viene alla mente è: Come ha vissuto questa persona? Cosa pensava della vita? Gli oggetti che indossava e che ora sono nella sua sepoltura come erano da nuovi?
Le stesse lastre funerarie romane, le urne, e le steli commemorative sono state scolpite e rese lisce a mano, con cura, con amore e dedizione e il prinicipio di voler fare un buon lavoro.
A prima vista possono sembrare grezze ma hanno una bellezza fatta di storia; le storie di vite dimenticate.
Abbiamo dimenticato la maggior parte dei nomi di coloro che vivevano in epoca romana o in epoca etrusca o dei galli senoni ma ogni oggetto è la loro storia.
Nel museo c'era un pugnale definito spada completamente arrugginito, storto e sbeccato; c'era scritto che era in ferro e al suo fianco c'era un fodero in legno,
Quanta gente avrà ucciso quel pugnale? Quanti animali saranno stati cacciati e macellati con lui?
Non lo sapremo mai ma è una storia. La storia di una vita che sarebbe bello conoscere.
Storie... Per un momento ho pensato: " Vorrei leggerle in un libro" e anche " Vorrei vedere queste antiche realtà e scrivere di loro.
Nonostante la tristezza che fino a poco prima avevo mi sono sentita per un momento felice, appagata e ho avuto la sensazione che io avrei dovuto essere lì a occuparmi di quelle meraviglie.
Mi sono sentita felice di quel pensiero, appagata di essere lì e la certezza che fosse quella la realtà che dovevo vivere.
La seconda volta che ho provato questa sensazione è stato in libreria. Vagare per la libreria, spulciare i libri, guardarli, leggere le trame sulle costine mi fa sentire bene ma stasera mi sono ritrovata ad accarezzare le costine di alcuni libri e domandarmi quanto sarebbe bello sistemarli sugli scaffali, catalogarli leggendo le trame, facendo questo lavoro con calma apprezzandone ogni momento.
Anche qui mi è venuto in mente il desiderio ma anche rammarico " Quante storie da leggere e conoscere."
E nuovamente mi sono sentita bene e che quello fosse il mio luogo in cui stare.
Ma la mia mente ha realizzato immediatamente che per me non è l'oggetto libro in sè o il reperto archeologico a farmi  vivere l'attimo di pace è la storia he nasconde.
L'arte è la mia vita. La scrittura è una delle forme di arte più pura che esista ed è con lei che vorrei vivere  gli anni che restano della mia esistenza.
Vi confesso onestamente che  considero una vergogna che l'arte della scrittura venga sommersa dalla moda di turno o dall'avidità del  voler più soldi degli editori.
Stessa cosa vale per il dipingere e il ricamare, Io mi sento a casa in mezzo ai libri, sto bene con loro e vorrei averci a che fare di più.
Purtroppo non è possibile, sono incastrata a lavorare per un azienda e quel che vedo sono solo numeri. Sono incastrata dai malanni e dallo stress.
Il destino ha voluto così (lo str.) E io devo adattarmi.
Ma questi due momenti di oggi, per me hanno rappresentato un sentimento così profondo da risultare  doloroso.
Sono stati due attimi sentimentali veramente bellissimi e mi hanno lasciato l'amara domanda: "Se vivessi una vita facendo queste cose che amo Mi sentirei appagata? La mia salute migliorerebbe?
Non lo saprò mai quindi è inutile pensarci: ma è stato un momento davvero stupendo.
Alla prossima!

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